Europa, Mes, Eurobond e Sanità! Le sfide dell’Europa viste da vicino.


Domenica 19 aprile 2020, il Network di ALTrE PROSPETTIVE ha incontrato in conference call l’Eurodeputato Brando Benifei, con il quale vi è un rapporto di collaborazione consolidato negli anni. È stata un’ottima occasione per capire da vicino cosa sta accadendo nelle istituzioni europee in questa fase delicata per la tenuta del sistema sociale ed economico del vecchio continente. 

Brando come sempre ha fatto una precisa e attenta analisi della situazione, ma per ragioni di brevità andremo a elencare in modo sintetico le novità all’ordine del giorno:

  • MES : le polemiche che sono intercorse tra gli schieramenti politici nelle ultime settimane hanno fatto più volte emergere questo Fondo europeo creato dai Paesi dell’Unione come fondo in grado di stabilizzare e mettere al sicuro i Paesi membri in caso di rischio di insolvenza dei conti pubblici di uno di essi, infatti viene denominato Fondo Salva Stati, quindi al di là delle menzogne più o meno sostenute dalla varie forze politiche per avere un pochino di visibilità in più, si tratta di un meccanismo di prestito di denaro ai Paesi in caso di bisogno e come tutti i prestiti vanno restituiti, anche se gli interessi sono calmierati. L’Italia non è però nella condizione di dovervi accedere alle attuali condizioni.

NOVITA’

L’Unione Europea, nonostante i suoi meccanismi più o meno obsoleti, in un costante lavoro diplomatico e politico, nel 2020 è arrivata per ragioni diverse ad un punto di svolta, accentuante dal COVID-19, quindi di qui a breve dovrà affrontare cambiamenti importanti in trattative complicate e di svolta senza le quali il sogno europeo potrebbe essere davvero messo in discussione. Per noi federalisti l’ottimismo è d’obbligo, ma tutti noi siamo ben consapevoli dei forti rischi che ogni paese europeo e  l’unità di essi oggi corrono. Siamo ad un punto di svolta, e dopo il Consiglio Europeo del 23 aprile, capiremo le modalità che prenderà tale svolta. Il primo punto che riteniamo fondamentale illustrare è la questione sanitaria.

  • SANITA’ EUROPEA: dopo il virus della “mucca pazza” l’Unione si è dotata di protocolli e misure di controllo veterinario degli allevamenti comuni, mentre per gli aspetti sanitari degli individui, ogni Paese membro ad oggi, come si è visto, gestisce in modo autonomo i propri servizi sanitari e gli approcci alle emergenze sanitarie come  per esempio per l’attuale pandemia, in modo non coordinato, salvo raccomandazioni o linee guida generali. Questo non è accettabile proprio per il tipo di regole di circolazione europea. Seppur in ritardo, dopo gli appelli inascoltati negli anni passati sulla necessità di adottare misure comuni su questi temi, pare che l’Europa abbia compreso la necessità di ricorrere rapidamente ad interventi strutturali in questo senso, che saranno già sul piatto della discussione nel prossimo Consiglio Europeo.
  • BANCA EUROPEA DEGLI INVESTIMENTI: questo strumento, seppur limitato in termini quantitativi, eroga già mini bond che finanziano gli investimenti delle imprese nel settore dell’innovazione e della ricerca, verrà incrementato in misura consistente.

  • SURE: grazie soprattutto al lavoro del Commissario economico dell UE Paolo Genitiloni, è stato istituito questo fondo, denominato appunto SURE, che andrà a finanziare gli ammortizzatori sociali dei paesi membri, come l’istiuto della cassa integrazione, dedicato non solo ai lavoratori dipendenti, ma anche agli autonomi: il principio è “NESSUNO deve perdere il proprio lavoro a causa della pandemia da COVID-19” e quando si parla di posto di lavoro si indica qualunque tipo di lavoro, anche quei posti che erano già a rischio prima della pandemia. 
  • PIANO DI INVESTIMENTI PER LA RIPRESA: 1000 MILIARDI IN 3-5 ANNI

questo è uno dei nodi principali che verranno affrontati nella discussione del 23 aprile tra gli stati, un piano di investimenti della commissione e NON DI PRESTITI,  dedicati a: 

  1. investimenti pubblici;
  2. investimenti nel settore sanitario; 
  3. fondi per la lotta alla povertà, alle diseguaglianze sociali, welfare in genere. 

Il punto è capire come finanziare tale somma. Una delle idee è quella di istituire i famosi Eurobond, garantiti in modo illimitato da nuove tassazioni legate a settori specifici, come la web tax o la carbon border tax. Ancora più ambizioso sarà il tentativo di normalizzare il sistema fiscale europeo evitando che al proprio interno la UE abbia paradisi fiscali che alimentano delocalizzazioni di convenienza a scapito dei bilanci pubblici. 

Ovviamente questi sono alcuni degli strumenti in discussione e messi in campo dal sistema europeo, senza dimenticare l’enorme acquisto di titoli di stato da parte della BCE o la sospensione del patto di stabilità e crescita.

Siamo dunque ad un punto di svolta per il vecchio continente, la sfida è ardua, ma le condizioni ci sono, occorre solo far prevalere gli interessi generali rispetto quelli di parte. 

Se una cosa ci ha insegnato chiaramente questa terribile pandemia, è che ogni cittadino di questo mondo, ha un destino condiviso molto più di quanto ci immaginassimo. 

Infine, vi diamo appuntamento ad una importantissima iniziativa promossa anche da Brando Benifei per martedì 21 aprile, alle 19:00, dove sarà in diretta Facebook con i sindaci di Bergamo, Barcellona, New York, Amsterdam, Malmo, Bari, Budapest e a tanti altri.

Insieme a loro e a medici ed esperti discuteremo delle difficoltà, ma anche del coraggio, dell’inquietudine e delle speranze dopo settimane di blocco. Uniti, per raccogliere tutte le energie, combattere e vincere la battaglia contro il Coronavirus nelle nostre comunità.

Ospite speciale sarà Frans Timmermans, Primo Vicepresidente della Commissione Europea.

Scritto da Fabio Domenico Trocino

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